Chirurgia e parodonto
La chirurgia odontostomatologica comprende diverse procedure odontoiatriche, le più comuni delle qualo sono: estrazioni dentarie (semplici o complesse), asportazione di cisti, apicectomie, ricostruzioni osse (pre-implantari o contestuali all’intervento di implantologia) e chirurgia parodontale.
estrazioni: rappresentano l’atto chirurgico più frequente all’interno dello studio odontoiatrico. Grazie alle moderne terapie odontoiatriche, ad oggi la maggiorparte delle estrazioni dentarie sono a carico dei denti del giudizio. Esso infatti, il più delle volte, non ha lo spazio per erompere correttamente in arcata e, qualora ci riesca, lo fa creando zone difficilmente mantenibili dal punto di vista igienico, con alto rischio di sviluppare patologie a carico dei denti adiacenti. Per tale motivo è spesso indicata la sua estrazione. Il dente del giudizio dovrebbe in teoria erompere attorno al diciottesimo anno di età, ma il più delle volte ciò non avviene a causa, come detto, della mancanza di spazio in arcata. A causa dell’addensamento osseo e della crescita radicolare, l’estrazione dei denti del giudizio risulta sempre più complicata con il passare del tempo, pertanto è preferibile pianificare la sua estrazione in giovane età .
asportazione di cisti: Per cisti si intende una cavità neoformata rivestita da epitelio. Si distinguono in cisti odontogene, non odontogene e pseudocisti. La loro rimozione è per lo più chirurgica e consiste in un intervento routinario effettuato in anestesia locale. Importante è effettuare un esame istologico dei tessuti rimossi.
Apicectomia: E quella procedura chirurgica che prevede l’asportazione del terzo apicale della radice dentaria di elementi interessati da lesioni apicali (granulomi o cisti), denti in cui è impossibile o sconveniente (ad esempio per la presenza di corone o perni fusi) procedere con un ritrattamento endodontico.Questo trattamento fa parte di quelle discipline di microchirurgia odontoiatrica per le quali si rende indispensabile l’utilizzo del microscopio operatorio..
Ricostruzioni ossee: L’nserimento di impianti è una pratica che richiede un’adeguata quantità di osso, sia in termini di altezza che di spessore. Purtroppo questo non è sempre disponibile, e spesso il chirurgo si ritrova a dover affrontare casi anche severi di atrofia ossea. Questi vanno individuati preventivamente con l’ausilio di esami radiografici (ortopantomografia e TAC) e clinici. Ci sonon diverse tecniche di ricostruzione ossea, che vengono selezionate a seconda delle diverse situaxioni cliniche. Le principali sono:
- rigenerazione ossea guidata (GBR)
- innesto a blocco
- rialzo del seno mascellare
- espansione di cresta (split crest)
Diversi materiali possono nessere utilizzati, dall’osso autologo, all’osso omologo o eterologo. Inoltre spesso vengono utilizzati fattori di crescita, PRP (plasma ricco di piastrine) e PRF (fibrina arricchita di piastrine) ottenuti da un prelievo di sangue proprio del paziente, successivamente centrifugato ed applicato durante gli interventi di chirurgia ossea rigenerativa al fine di accellerare le neoformazione ossea e la guargione dei tessuti. Per queste procedure di chirurgia ossea utilizziamo la piezochirurgia, tecnica che consiste in una chirurgia effettuata con strumenti sottilissimi utilizzati a frequenze ultrasoniche, il che si traduce in un taglio più preciso, meno invasivo e con l’eliminazione dei rischi per i tessuti molli circostanti, con conseguente guarigioone postoperatoria più velocee meno dolorosa.
La parodontologia è quella branca odontoiatrica che si occupa della diagnosi e della terapia di tutte quelle patologie che interessano l’apparato di sostegno degli elementi dentari:radice, gengiva, legamento parodontale e osso alveolare. Le patologie a carico del parodonto insorgono come gengiviti, per poi talvolta evolvere in vere e proprie parodontiti, con perdita di apparato di sostegno del dente. Come per tutte le patologie vi è una predisposizione genetica ed una causa scatenante, costutita principalmente da placca, tartaro e fumo. In caso di gengivite solitamente una o due sedute di igiene orale sono sufficienti a garantire la completa guarigione, mentre in caso di parodontite (comunemente definita “piorrea”) ad una iniziale seduta di igiene saranno seguite altre terapie, chirurgighe (resettive, riparative o rigenerative) o non chirurgiche (scaling e root-planing). Queste patologie sono spesso del tutto asintomatiche, anche in casi molto avanzati, ragion per cui è indispensabile sottoporsi periodicamente a visite di controllo presso il proprio dentista, soprattutto nel caso di familiarità della patologia. La parodontite, infatti, se trascurata, porta ancora oggi alla perdita dell’elemento dentario che dovrà poi essere sostituito con un impianto in titanio.
Anche le recessioni gengivali (perdita di gengiva attorno al dente) sono forme di patologia parodontale, e devono pertanto essere affrontate tempestivamente. Ad oggi, grazie a procedure di innesti connettivali e ad ormai consolidate tecniche chirurgiche, il risultato estetico e funzinale è altamente predicibile.